Forrest Gump

Il piccolo di casa, neofita alunno delle   elementari, in un bel giorno radioso:
“Mamma sai qual è la mia materia preferita ?”.
“ Non so…. religione, motoria?”
“No mamma, la Ma-te-ma-ti-ca”.
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Stupore e sconcerto:   la felicità ha bussato alla mia porta.
Avete presente il film Forrest Gump, quando  lui, Forrest vede per la prima volta il figlio di cui disconosceva l’esistenza e chiede  alla madre se quel bambino  è  intelligente? Io capisco come si è sentito quell’uomo dopo la risposta affermativa della donna!
Perché la matematica ha indelebilmente segnato il mio percorso scolastico e minato le mie sicurezze intellettive.
Io e lei due mondi paralleli in disarmonia, lei portatrice insana di un linguaggio ostile,  entità astratta ed informe.
Il tutto aggravato da una serie di zii in famiglia amanti della materia, una sorella maggiore da 10 e lode ed un professore delle   medie che mi giudicava un caso disperato ed irrecuperabile, espressione vivente del suo fallimento di docente.
Con l’età adulta, diventata    mamma correttrice di compiti di una bambina della scuola primaria, ho   in parte riscattato il   severo giudizio sulle mie doti matematiche, grazie alla comprensione  di   concetti prima del tutto oscuri.
Con sorpresa mi sono vista capace nel risolvere problemi ritenuti nella pubertà enigmi insuperabili, ho capito le frazioni e le espressioni.
Ma ora che il quinquennio scolastico si avvia al termine, dinanzi alle nuove e più complesse richieste di spiegazioni di mia figlia ed alla mia rinnovata  incapacità, sono giunta alla serena  conclusione che cerebralmente   sono come un bambino di quinta elementare, però fermo al   primo quadrimestre e più precisamente alla prima metà del primo quadrimestre.
Non volendomi più   soffermare   sui  miei limiti cognitivi, né bisticciare con i meandri oscuri della mia mente,  dinanzi ai quesiti matematici, compongo  l’unica sequenza numerica  che può giungermi in soccorso: quella dell’utenza telefonica di mia sorella,   la consanguinea da 10 e lode per intenderci.

 

Tizianeda

3 thoughts on “Forrest Gump”

  1. bianca ha detto:

    ….ecco cosa pensa il piccoletto….quando lo vediamo assorto nel suo mondo….noi pensavamo fosse un filosofo ed invece….è l’einstein del nuovo millennio!!!!!!!!!!!
    …complimenti!!!!
    😉

    1. Tizianeda ha detto:

      Se è così, certo il merito non è mio….

  2. Antonella ha detto:

    Non ti rammaricare dei deficit in matematica…..compensi benissimo con la scrittura!!!
    Non puoi avere tutto, altrimenti saresti perfetta!!

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