Se un giorno l’apotema

Dentro uno spazio di 90 mq, un pomeriggio qualunque,   l’unico adulto presente   tra   minori   persi negli intrichi dei compiti scolastici, sa di non avere scampo.
Prima o poi la fatidica frase, come un mantra antico, giungerà alle sue orecchie sonnecchianti : “Mamma vieni!?”.
“Sto studiando geometria” dice un giorno la ragazzina di casa.  Mi agito.
La mia saggia non più bimba   tuttavia mi rassicura “Non ti preoccupare, voglio soltanto che ti siedi accanto a me. Devo calcolare l’apotema.”
“…….”
Mai sentito nominare.
Ripeto nella mia mente la parola  oscura, che risuona come una maledizione primitiva tra le  labbra livide di una Strega bitorzoluta .
Poi ritorno alla realtà che è questa decenne persa tra calcoli e improbabili figure geometriche, che mi chiede di starle accanto, perché   l’apotema si sopporta meglio in due.
Ma un giorno non lontano, senza chiamare nessuno,  prenderà   un apotema qualsiasi sotto braccio dimenticando la   paura. Sfrontata lo guarderà  dritto in faccia e  lo bacerà, come fa la principessa delle favole  con  il rospo bavoso. E no…… non diventerà un noioso principesempreazzurro, ma rimarrà  fermo e inebetito dallo  stupore, per tanta improvvisa audacia.

 

 

Tizianeda

2 thoughts on “Se un giorno l’apotema”

  1. Maria ha detto:

    Per esperienza personale ti dico che è meglio non scherzare con Apotema, Ipotenusa & C.
    Ricordo che adolescente, essendo molto determinata a non studiare la matematica, ho dovuto impegnarmi non poco per motivare questa mia scelta alla mia prof.ssa di liceo (la brava e buona prof.ssa Nostro). Tra i miei cavalli di battaglia vi era la tesi della inaffidabilità dell’algebra e quella delle incongruenze di alcuni nomi dal significato poco o per niente esplicativo. Apotema deriva da una parola greca che significa “abbassamento” ma che vuol dire? Cosa abbassa l’apotema? Ricordo sicuramente l’avvilimento della professoressa, ma purtroppo quasi nulla delle mie elucubrazioni che certo non mi evitarono di essere rimandata in matematica e fisica in secondo liceo . Cara Tizianeda non oso immaginare cosa sarebbe successo nell’ora di matematica se fossimo state compagne di classe !

    1. Tizianeda ha detto:

      L’apotema sicuramente “abbassa” l’autostima dei poveri alunni . Meno male che poi passa . Quanto a noi due nella stessa classe …. Sarebbe stato bellissimo …. Anche se forse e’ stato meglio conoscerci molti apotemi dopo 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *