Mangia qualche cosa

Ore 5 del pomeriggio.
Con le cuffie attaccate alle orecchie e l’i-pod acceso, cammino per strada. Vado a lavorare.
All’improvviso si materializza un collega avvocato. Ci salutiamo. Ci baciamo….. siamo meridionali.
“Ciao, tutto bene?”
“Sì tutto bene, e tu ?”
E’ infervorato per la discussione tenuta davanti ad un collegio di giudici.
Speriamo non inizi a raccontare.
“Non hai idea di cosa mi è successo oggi in udienza !”.
Perché non esiste il tele-trasporto? ☹
Spengo il dispensatore di musica portatile e tento di sintonizzarmi sui suoi racconti…..tento, appunto.
Le mie capacità di concentrazione sono pari a quelle di un bambino iperattivo costretto da un maestro ottuso a studiare.
Lo guardo senza vederlo, fingendo attenzione. Per dare credibilità alla mia patetica pantomima, immobilizzo la faccia dentro un sorriso ebete , ogni tanto annuisco e commento con vaghi “certo”, “ovvio”, “sì”.
Solo a tratti mi arriva alle orecchie l’eco di suoni familiari: “…..giurisprudenza……collegio…………notificazione……………inconsistente……….cancelleria……..giudici……………………………………………..”.
“Allora tu che ne pensi?”. Sono fottuta!
Ecco a cosa penso: ad un grande immenso gigantesco BOH!
Penso che hai interrotto il mio momento zen, tragitto casa-studio, con i tuoi discorsi uggiosi. Che sono stanca. Che la mattina sono sopravvissuta, come Frodo nella Terra di Mezzo, al Tribunale e alla sua varia umanità. Che a casa ho sostenuto un’avventura ancora più perigliosa : i miei figli. Che vorrei essere in un centro benessere a farmi massaggiare da mani pietose, anziché concludere la giornata chiusa nel mio studio di avvocatessa!
Questo penso. Però non glielo dico.
Poi come per incanto, l’intuizione, soffiata dalle Anime Buone delle Mamme Sfiancate venutemi in soccorso .
“Hai un’aria affaticata. Sei pallido. Dovresti andartene a casa e mangiare qualche cosa!”.
“Dici?”. Mi risponde preoccupato. Annuisco subito pentita (ma non troppo) della mia perfidia.
Ci salutiamo, sfiorandoci con le guance .
Lui mi volta le spalle e si incammina mesto con la borsa 24 ore dondolante. Io mi rimetto le cuffie alle orecchie, per godermi i pochi minuti di sospirata solitudine.

Tizianeda

4 thoughts on “Mangia qualche cosa”

  1. EmmeGiElle ha detto:

    “Sì, ho capito Pedro. Ho capito. Credo proprio di avere capito quello che mi hai detto, Pedro. Sì, ho assolutamente capito quello che mi hai detto, Pedro.
    Oh, no Pedro!..non fare così…calmati!…….schiappate qualcosa da bere. Bevi qualcosa Pedro, vuoi bere qualcosa Pedro ?…”

    1. Tizianeda ha detto:

      Quante risate perfide con il trio Solenghi Marchesini Lopez!!! 🙂

  2. Fabiana ha detto:

    Sarà per il fatto che ci siamo conosciute in tempi non sospetti per entrambe… io certe tue sfumature me le ricordo e… mi pare proprio di vederti mentre ti leggo.

    1. Tizianeda ha detto:

      Cara Fabiana che bello leggerti qui nella mia terra capovolta. Spero che le sfumature che rivedi qui di me siano quelle buone :-). Un bacio allegro a te ed alla tua famigliola.

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