Lug
Protagonista:
la cesta del bucato.
Coprotagonista:
tu.
Ambientazione:
stanza piccola e angusta arredata con meste mensole piene di inutili oggetti dimenticati e detersivi comprati con le offerte dei supermercati. Ci sono anche la cassetta degli attrezzi e la lavatrice.
Sceneggiatura:
la protagonista e tu vi guardate. Tu sospiri mugolando. Vorresti cospargere tutto di benzina, accendere un cerino, buttarlo sopra quella cosa informe, chiudere la porta della stanza piccola ed angusta ed allontanarti al rallentatore, spietata e fighissima, mentre alle tue spalle si innalza una massa di fuoco. Ma non lo fai.
La protagonista è un’ informe bitorzoluta montagna, immobile e affatto profumata, come roba accatastata in una discarica. Ti sei distratta e lei è di nuovo piena. La coprotagonista crede che la cesta del bucato viva di vita propria. Ha ragione. La protagonista è uno spirito maligno che agisce non visto per sfibrare i nervi della coprotagonista. Una notte mentre la famiglia è immersa nel sonno, la cesta del bucato infila una stronzettina calza rossa nella lavatrice piena di mutande e magliette bianche del marito della coprotagonista, che diventano tutte di un bel rosa brillante.
Epilogo:
“Bellissimo colore il rosa!” Esclami tu, mentre il maschio adulto di casa osservava incredulo i suoi nuovi capi di intimo.
Fine della storia triste senza lieto fine.
…la vie en rose!!!!! …fai intervenire il seienne…saprà dare un lieto fine sicuramente!!!! 🙂
Molto en rose! 🙂
Certo! il seienne! guarderà la faccenda da un punto di vista inaspettato e forse risolutivo!
Mi direbbe di colorare tutto di arancione, il suo colore preferito! 🙂
Prova Remedia! o con Coloreria tingi tutto di blu (per l’intimo maschile è più appropriato del rosa).
E la candeggina ?
No,mi dispiace, non serve! Già sperimentata inutilmente per un effetto celestino sul bucato ( il mio calzino era blu).
🙂
prova a lasciare, per tutta la notte, il compianto bucato nel dash additivo sbiancante. Nel peggiore dei casi sparirà il bucato 😉