Set
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“Ciao mamma, siamo venuti a trovarti…..hai le chiavi di casa vero?”
Alle quattro dell’ultimo pomeriggio di agosto, dopo il trasloco del suo studio in un appartamento che è dentro lo stesso palazzo dove vive la famigliola solo un piano più giù, Tizianeda ha iniziato a liberare la sua casa dalle invasive carte di avvocatessa.
“Bambini papà non c’è io scendo un attimo sotto, non vi muovete sono senza chiavi lascio il telefono qui”
“Mmmm”
Dopo pochi minuti la decenne ed il seienne, suonavano al campanello.
Dopo pochi secondi di conversazione con quei due, Tizianeda apprendeva che avevano chiuso la porta di casa al piano di sopra, che no, le chiavi non le avevano con loro, che la decenne si era portata con sé il seienne per non lasciarlo solo, che non avevano il telefono fisso e mobile perchè il cellulare era dentro casa e la linea telefonica dello studio non era stata ancora trasferita nell’appartamento.
Dopo lo sconcerto che si è trasformato in arrabbiatura che si è trasformata in urla che hanno echeggiato per le scale del palazzo mutando la mamma gentile in un orrido orco senza cuore, i tre si sono recati sul balcone che confina, diviso da una grata, con quello della vicina artista e folle e del suo cane, per farsi prestare il telefono e avvertire l’uomo adulto di casa.
“Ciao sono io richiamami siamorimastifuoricasahailechiavi?”
Click!
Poi l’uomo adulto ha richiamato comunicando che anche le sue chiavi giacevano insieme alle altre dentro casa.
“Si però non imprecare così”.
Lui ha invece continuato ha esprimere il suo dissenso riempiendo l’etere di parole e frasi grevi, solitamente usate dagli adulti nei momenti di difficoltà emotiva.
Poi i tre rinchiusi nel nuovo studio, finito di parlare al telefono, hanno aspettato che qualcosa succedesse, mentre la decenne piangeva dicendo che quello era il giorno più brutto della sua vita, mentre il seienne per esigenze emulative piangeva pure lui dicendo che in quello studio semi vuoto sarebbero morti tutti e tre di fame e di sete.
Invece l’uomo adulto di casa, finito di imprecare, veniva soccorso dal signore del negozio di ferramenta, dove in quel momento si trovava.Il signore del negozio di ferramenta da coerente uomo del sud aveva intercettato la conversazione telefonica, carpito il senso e trovato la soluzione. Dopo pochi minuti, infatti, il titolare, l’uomo adulto di casa, un avventore unitosi al consesso ed una radiografia con sopra impresse ossa di chissà chi e inspiegabilmente dentro il negozio, come una spedizione per una missione di soccorso, si sono recati davanti alla porta chiusa della famigliola.
Così l’uomo della ferramenta ha infilato la lastra tra gli ingranaggi della serratura, l’avventore l’ha smossa con foga e l’uomo adulto di casa si è ripreso dal turbamento assistendo al miracolo della porta che si apre grazie a quei due, che come Sherlock Holmes e Watson, Batman e Robin, Topolino e Pippo , avevano restituito la normalità alle vite dei rintontiti destinatari del loro intervento.
Tizianeda ancora una volta si domanda se spostare il suo studio così vicino a casa è stata una buona idea.
ti chiedo scusa…uahuahuahuahuahuahuahuahuah …grazie, infinitamente grazie
Grazie a te EmmeGiElle :-)!!!
Ma un mazzo di chiavi di scorta in ufficio? Magari anche due…
Ciao Dona! Il problema non sono le chiavi ma la testa…comunque sì da oggi terrò un mazzo chiuso nel cassetto..Baci
dona? ….ma è Dona?!? 😀
…finalmente!!!
No, non è Dona ma un’altra Dona!
ti devo dire, per amicizia e buon senso, che è comodo avere casa e bottega vicini…..ci sono passata però…..ricordo: lenticchie che bruciavano sopra mentre io eroscesasolounminutoperricevereunfaxchenon volevaesserericevuto……
bambina (figlia mia) che urlava con il portone aperto sopra mentreioeroscesaunminutoafirmreunarelatadinotificaedinveceeranounamareadiretteatuttolostudiotranneme…..
Ma tu sei più brava, i tuoi figli più grandi, e scenderai con chiavi e cellulare al collo (la testa, ovviamente,è già in dotazione). :)) !
Grazie Yosè avevo bisogno di un po’ di incoraggiamento, perché oggi all’ennesima visita dei miei figli, che ora scendono a turno per paura di rimanere di nuovo fuori casa e che provoca tra loro bisticci per le scale, ho invocato la riapertura delle scuole ed una montagna di compiti che li tenga impegnati. 🙂
p.s.: è vero le chiavi le tengo al collo ormai!
l’esperienza parte bene, lezioni che insegnano.
in questo periodo dopo tre mesi che girano per casa siamo in molte a sperare nella riapertura dei cancelli scolastici. Ma un mazzo di chiavi per emergenza a mamma?????
Cia Manu! Benvenuta! La mamma era fuggita al mare ormai da tempo, le chiavi d’emergenza ed il mazzo di chiavi di casa sua erano tutte dentro casa mia…una situazione irrisolvibile!
Ciao Manu! Mamma era al mare anche le sue chiavi giaceva dentro casa mia. Un disastro.