Nov
“Secondo me dobbiamo farle verde chiaro, rosso chiaro, arancione e rosa”.
“Noi le vorremmo bianche”
“Nooo tutte bianche nooo”.
Per giorni la sera a tavola, i quattro elementi della famigliola si sono confrontati, ognuno con la propria personale idea cromatico-estetica.
Perché i due adulti sciroccati e temerari, hanno deciso che sì, era giunto il momento di dipingere le pareti di casa ormai consunte e sbrindellate, cambiare colore, occultare i graffiti furtivamente disegnati dal seienne, in un tempo non molto remoto.
Così i due maggiorenni poco sani di mente, hanno sequestrato per una settimana gli stessi pittori che sette anni addietro avevano dipinto le stesse pareti della stessa casa. Li hanno rinchiusi negli stessi 90 mq per sette terrificanti giorni, li hanno sfamati con panini con la mortadella, birre e caffè, costretti a fare prove su prove per scegliere il colore giusto. Per sette lunghi giorni l’ordinario caos familiare ha raggiunto le vette del non ritorno, dello sconforto puro, del machimelohafattofare.
In questo tumulto nevrotico lo sposo errante non ha smesso di errare, Tizianeda ad incastrare i vari pezzi della giornata, i bambini a girovagare impassibili e perfettamente a loro agio tra mobili accatastati ricoperti da teli e polvere.
La polvere, come un maleficio, si è anche impossessata dei vestiti delle facce e capelli dei quattro della famigliola tramutati in quattro sporchissimi Pig Pen.
Poi dopo la tempesta i primi accenni di sereno. Le stanze ad una ad una sono state ridipinte, i colori giusti scelti, anche grazie a qualche dritta provvidenziale soffiata da amichevoli occhi esperti. Tra i membri della famigliola si è giunti ad un equo compromesso che ha reso tutti felici e contenti.
I pittori sono stati liberati dalla prigionia, hanno smesso di mangiare pane con la mortadella e di subire i dubbi cromatici di Tizianeda. I quattro reietti della casa, due dei quali profondamente provati da questa esperienza, avranno bisogno di un bel po’ di tempo, prima di liberasi dalla polvere che ormai volteggia intorno a loro come un indistruttibile campo magnetico.
….allora….bisogna brindare ai lavori finiti….!!!!
😉
Sì sì …. non appena ci riprendiamo … anche dalla polvere! 🙂
Si… anch’io sono per il brindisi… magari rispolverando l’antica ma bellissima usanza della “Degustazione Random”!
Pure noi ci stiamo pensando ma se pinsamu troppo non facimu nenti
Aldouz sappi che ci stiamo proprio pensando ….
Non riesco ad immaginare nino e la polvere insieme, ahahahhah!!!! Ma mi sto sforrzando! Nel frattempo, brindo mentalmente alla vostra ritrovata cromia, anche se io ancora vado cercando le tracce che furono, e che trovo solo nella memoria ………….. Quasi quasi me le riporto su un angolino della casa nuova!
Marinella, in realtà lui è più simile a Charlie Brown 😉