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E’ ritornato nei 90 mq della famigliola dentro il suo contenitore marroncino, lungo e immobile come il sarcofago di una mummia. Lo stesso da ormai dodici anni. Dodici anni in cui mani allegre tolgono i sigilli con stupore innocente, ancora di più oggi che le mani sono diventate otto, ancor di più oggi che l’operazione assemblaggiopezzialberodinatale è diventata un tripudi di caos, risate, grida e brontolii.
I quattro della famigliola, sabato si sono svegliati con in testa l’Albero di Natale che giaceva in tanti pezzi nel soggiorno. Si sono svegliati pronti per l’attività di alta ingegneria che li aspettava, anche se poi non tutti hanno svolto le stesse attività…
1.
L’operaio.
Dei quattro è il più concentrato, il più serio il più metodico. Prende, monta, apre i rami chiusi da un anno, sta attento a non danneggiare mobili pareti e suppellettili, anche se è inutile perché tanto ci sono gli altri tre. Borbotta, monta le luci in modo che l’effetto tripudio luccicante sia il migliore possibile, anche se l’Albero forse è un buco nero che assorbe la luce, scatenando l’ira dell’operaio che ogni anno acquista nuove lucine, inutilmente. Da’ direttive, richiama all’ordine gli indisciplinati, poi si arrende al caos familiare ed all’eccitazione collettiva. Lui è l’uomo adulto di casa.
2.
La rivelazione.
Il montaggio dell’Albero è sempre stata una faccenda che non lo riguardava. Prima si nascondeva tutto il tempo dentro il contenitore svuotato, sordo ai richiami degli altri. Quando l’oggetto natalizio era completo di palle e decori , occupava il suo tempo a spostare gli addobbi , danneggiare, nascondere tra i rami pezzi di casa, scuotere, giocare con le lucine, provare a spegnerle soffiando, rompere qualcosa. Quest’anno invece senza preavviso, e con grande stupore della micro comunità familiare, ha abbandonato il ruolo di devastatore indifferente, per assumere quello di assemblatore zelante di pezzi di albero con il suo papà. Lui è il settenne.
3.
L’elemento glamour.
In mezzo a noi mal vestiti, si aggirava una ragazzina sistemata per l’occasione che spiccava come un fiore in mezzo alla steppa, tra tute consunte, vestaglie azzurre con orsetti, e maglioni over size. Con i suoi pantaloni fucsia e la maglietta brillantinata color tortora, si è aggirata lieve tutto il tempo aspettando che gli uomini di fatica finissero il loro umile lavoro, e dopo aver spostato il ciuffo dei capelli prima a destra e poi a sinistra almeno mille volte, si è dedicata alla successiva attività estetica di collocazione degli addobbi.
4.
La fotografa.
Ha indossato un enorme maglione di pile dello sposo, grossi calzettoni di lana rossi che fanno molto Natale, e si è aggirata in mezzo al caos familiare. Ha fotografato lo Sposo errante mentre assemblava borbottando contro le luci, il settenne sotto il peso dei rami sintetici che trasportava, la decenne seduta che guardava toccandosi con gesti lievi e femminili i capelli, i suoi piedi rossi, i sorrisi di tutti, il movimento, le palline di natale sparse sul tavolo, l’Albero in tutta la sua magnificenza con le lucine che non illuminano mai abbastanza, gli addobbi di forme e colori diversi messi a caso dai minori, tutto molto lontano dalla perfezione armonica che vedi nelle riviste.
“L’Albero di Natale più brutto del mondo” dice ridendo lo Sposo Errante.
“No, allegro e sbrindellato…come noi” gli risponde la fotografa Tizianeda, guardando quel monolite verde, pensando che la felicità è proprio così, sbrindellata e allegra.
Vero, tizianeda! Splendido splendido ritratto, di serena intima felicità. Che sia l’albero, un pasto insieme, una gita non conta, se l’essenza deliziosa è ritrovarsi a ridere e sorridere per le stesse cose! Unica diversità sulla nostra routine, la presenza in sottofondo poco sotto di un cd di canti natalizi, preferibilmente in madrelingua, e possibilmente a noi ignota, da cantare a squarciagola rigorosamente a cori alterni, ahahahhahaah! Baci ormai seminatalizi alla truppa tutta!
Grazie Marinella per le tue incursioni allegramente improvvise nella terra capovolta! Baci
A casa nostra invece, l’albero è ritornato bello e confezionato come l’avevo riposto in garage. Si lo so, non è romantico tutto ciò, ma mi ero scocciata di farlo sempre da sola mentre i due maschi della famiglia facevano finta di partecipare mentre giocavano alla Wii.!!!!