Il primo giorno

Il settenne, che quest’anno farà la terza elementare, è contento di ritornare a scuola. Rivedrà la bambina con gli occhi grandi e le ciglia lunghe lunghe, che vanno verso il cielo e sembrano truccate tanto sono nere. La bambina che ha tutti quei capelli mossi, e cadono morbidi attorno al sorriso. Che indossa le gonne ed è gentile. E’ gentile con lui, che la guarda stupito e grato. La bambina che glielo vorrebbe dire cosa ha dentro, ma non sa se ci riesce a trovare le parole.

La undicenne, anche lei è contenta di ritornare a scuola, chè quest’anno la sua classe non è giù, con i pivelli della prima media. No, quest’anno la sua classe occuperà un’aula del secondo piano. Ed è fighissimo. E’ come superare un livello difficile ai video giochi. Come un ragazzino che si gira a guardarti giusto un attimo e ti viene da ridere con la testa chiusa tra le spalle e la mano a coprire i denti. Il secondo piano è consacrazione solenne, riconoscimento ufficiale e inconfutabile che l’estate di mezzo ha sovvertito l’ordine delle cose, ed ora sei una ragazzina di seconda media e mille metri sopra i mocciosi di prima. Per questo la undicenne è contente di ritornare a scuola.

Lo Sposo Errante, è un po’ meno contento, chè non ci sarà il primo giorno di scuola, e finora il primo giorno dei due, lui non se l’ è mai perso. E che ci vuoi fare se i treni sbrindellati e le strade malferme lo porteranno altrove quando la undicenne ed il settenne, saranno inghiottiti dalla giornata.
”Ho una settimana complicata. Non posso proprio assentarmi” “Ma figurati…il settenne sarà talmente emozionato che non ci farà caso della tua assenza così come della mia presenza e la undicenne si chiederà perché le è toccata in sorte una mamma così stanziale”.

Tizianeda è molto contenta, che la prossima settimana, anche qui al sud sud ricomincerà il ritmo salvifico della scuola, dopo tre mesi di semi-anarchia pedatrica, con Lucignolo e Pinocchio incastrati nel paese dei balocchi. E così, ogni mattina, dopo averli affidati all’istruzione pubblica, prima che il delirio di una giornata da incastrare l’avvolga, si riprenderà i suoi 40 minuti di camminata e solitudine. La solitudine con il mare accanto. Chè a lui, al mare, Tizianeda ha un bel po’ di silenzio da raccontare.

Buon inizio a tutti ed un saluto allegro.

Tizianeda

2 thoughts on “Il primo giorno”

  1. Guendalina Strana ha detto:

    Impressioni di Settembre…ne ho di simili anche io qui a Strambolandia…dove però purtroppo non si finisce con me che cammino 40 minuti accanto al mare, ma con una famiglia reduce dalla prima settimana di scuola che scappa al mare dalla nonna…stesso mare solo più a nord…meno silenzioso e comprensivo. Buon inizio anche dalla Strana.

    1. Tizianeda ha detto:

      Grazie Guendalina!! Ma che belle le tue incursioni qui! A presto

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