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E insomma, succede che ottobre è finito, e Tizianeda giurerebbe di aver girato da poche ore la pagina di settembre del calendario colorato. Quello che ha appeso nel suo studio di avvocata, un piano più giù dei 90 mq della famigliola.
E succede che anche questa settimana è esplosa alla velocità supersonica, che ti addormenti che è lunedì e ti risvegli di venerdì e forse siamo tutti sotto un incantesimo che piega il tempo.
Ed è successo che martedì la famigliola ha accolto orde di pre-adolescenti compagni della undicenne. Dovevano fare una ricerca sugli Aztechi e la cucina è diventata una fucina di studiosi, il tavolo si è riempito di colla, forbici, di un cartellone bianco e colori. L’etere è esplosa di grida risate idee effluvi di scarpe da tennis entusiasmo cazzeggio eccitazione giovinezza allegria ed il tempo distorto si è fermato.
Tizianeda ha preparato ai giovincelli una crostata con la marmellata, che è scomparsa nel tempo di una pausa. È stata riempita di complimenti per le sue doti culinarie da un entusiasta dodicenne, che si esprime come un lord inglese e la chiama signora :“grazie Signora, molto gentile Signora, buonissima la crostata signora…”. E ogni volta Tizianeda, sente una stretta allo stomaco. Però non dice niente e sorride muta al ragazzino educato.
Ed è successo che mercoledì lo Sposo Errante ha lavorato fino a sera e poi ha dormito nella città altra dove viene portato ogni giorno dai treni sbrindellati e le strade malferme. Così i due minori la sera si sono piazzati nel lettone con Tizianeda – “mamma è la regola, quando papà non c’è noi dormiamo con te” “ma siete sicuri io questa regola non me la ricordo” “tranquilla mamma ce la ricordiamo noi” – sentendosi come truffata da quei due, felicemente spalmati tra le lenzuola e i cuscini.
Ed è successo che giovedì Tizianeda ha lavorato senza fermarsi,per non tornare tardi a casa, perché doveva prepararsi per una breve vacanza con tutta la famigliola, così riempire la valigia e sistemasi. Doveva anche comprarsi un paio di scarpe. E poiché lei nel momento in cui è necessario essere concreti e risoluti dà il massimo, si è fatta prendere da un impulso culinario irrefrenabile. E insomma è partita senza scarpe nuove ma con le sue ballerine color verde pantofola e le scarpe da tennis sbrindellate, la valigia è stata riempita tardi tardi, ma in compenso la famigliola ha mangiato lasagne, zucchine alla menta e peperoni.
Ed è successo che questa mattina, lo Sposo Errante alle 6,00 era sveglio, alle 6,15 vestito, alle 6,30 aveva parcheggiato la macchina sotto casa, alla 6,40 preparato il caffè e la colazione, svegliato i bambini, borbottato una quantità indefinita di volte verso i tre quarti della famigliola che ciondolava in preda ad un inefficiente entusiasmo –.“santo cielo quanto sei antipatico rilassati!” “ma hai preso tutto” “…uh ho dimenticato il portafoglio…anche il deodorante…” “…”.
Poi sono tutti saliti in macchina, lo Sposo Errante ha acceso il motore ed è ritornato simpatico.
E poi..insomma, poi vi racconto.
Un saluto allegro.
P.s.: Ormai da due settimane Lamedagliadelrovescio collabora per simpatia reciproca con un giornale online che si chiama Socialsud.it. La domenica Tizianeda pesca dal blog un post di un po’ di tempo fa e così lo condivide con i lettori del giornale online. Se vi va di passare siamo lì ad aspettarvi.
Tizianeda