Mar
Mar
“Dai bambini balliamo…vieni ottenne…”
“Pure io zia?”
“Certo, sentite che bella questa canzone…si intitola Dancing in the Moonlight”
“E’ vero è bella…”
L’ultima ossessione musicale di Tizianeda è una canzone di qualche anno fa che se la ascolti non puoi stare fermo. Sarebbe innaturale, come camminare sull’acqua, come indossare i gambaletti color carne o scalare una montagna con gli zoccoli del Dottor Scholl. Così l’ha ballata con l’ottenne e la cugina sua coetanea che si crede sorella gemella. Ha coinvolto anche la riottosa dodicenne dal cuore infranto, perché non c’è nulla di più terapeutico per i cuori infranti di una canzona allegra che fa muovere il corpo felice. E poi ha fatto ballare lo Sposo Errante quando stanchissimo e torvo la sera è tornato dal suo errare, riportato dai treni sbrindellati e dalle strade malferme. Perché non c’è nulla di più terapeutico per uno Sposo errante stanco e torvo, di una canzone come questa. E poi Tizianeda ha ballato tutte le volte che ha potuto. In cucina, nel soggiorno, nella stanza dei bambini, nella sua stanza e in bagno. Perché lei in questi giorni si sente proprio come questa musica.
Sarà che le sue passeggiate mattutine davanti al mare hanno beneficiato del prodigio di un cielo dall’azzurro liscio e luminoso e di un mare placido e rassicurante che le veniva voglia di immergerci i piedi e da un profumo estivo di acqua e sale. Forse sarà stato questo. O forse perché da un po’ le frullano nella testa pensieri e progetti. O forse perché gli ultimi giorni di marzo si troverà in un luogo che lei ama tanto, con la dodicenne. Loro due, lasciando i maschi a casa a cavarsela da soli. O forse perché in questi giorni i due minori tra chiacchiere e risate le hanno regalato pezzi sorprendenti del loro mondo e del loro sguardo curioso. O forse il blog, o forse perché si sente amata. O forse non lo sa. Semplicemente per ora le gira così. E i momenti di grazia si accolgono come una sorpresa inaspettata.
Sicuramente continuerà ad ascoltare Dancing in the Moonlight e a ballare, perché non c’è niente di più terapeutico per mantenere la follia, di una canzone con questo ritmo.
E insomma danzate anche voi in the moonlight, se vi va, con chi vi va o anche da soli. Perché non c’è niente di più terapeutico, nella confusione della vita, di una musica che ci fa muovere felici.
Allora io attacco, cara Tizianeda, parto trascinata dai miei piedi e dalle tue parole, mentre ballo scalza sento l’odore del tuo mare, chiudo gli occhi e anche io entro nello stato di grazia in cui sei tu. In altre parole mi lascio trascinare dal tuo entusiasmo e da questa musica che ferma proprio non ci riesco a stare.
Vero! ballare su una musica allegra è altamente terapeutico. Un saluto allegro!!