Come un regalo

Lo Sposo Errante e il suo amico di tanti tanti anni fa, vagano liberi e leggeri tra le spiagge della Normandia, in mezzo a fari, rocce, isole e mari sconosciuti.

Tizianeda, che ha avuto negli ultimi dieci giorni, ore intense e felici, in questo fine settimana, si è goduta il suo stato di famiglia mono-genitoriale con i due minori, sostando buona parte del tempo dentro casa.

Insieme alla dodicenne e all’ottenne ha aspettato i racconti serali dell’uomo adulto di casa con cui si vedono grazie ai prodigi dell’informatica. Tizianeda ha manifestato entusiasmo da stanziale in ascolto, la dodicenne nostalgia da “quando torni?” e l’ottenne ha espresso con la crudezza delle persone sincere, la sua filosofia zen nei confronti della lontananza genitoriale: “ottenne, ma ti manco?” “senza offesa papà, ma tu sai come sono. Quando non ci siete non mi mancate mai, perché la mia mente è sempre occupata in altre cose. Però ti voglio bene uguale, stai tranquillo”.

Tizianeda sabato ha deciso di rinunciare a inviti e serate tra adulti, ha impastato la pizza e nell’intimità della cucina dei suoi 90 mq, l’ha mangiata con i due minori di casa, tra chiacchiere e risate. Ed è stato un bellissimo sabato sera.

Domenica pomeriggio hanno guardato un film insieme, scelto dalla dodicenne. Lo hanno visto seduti sul divano, lei in mezzo ai due. Uno attaccato al suo braccio sinistro con gamba ossuta sopra le sue gambe e l’altra attaccata al suo braccio destro.
Il film era orribile, come le guerriere fighissime sui tacchi dodici dalla messa in piega indistruttibile. Vederlo insieme e fare commenti cretini lo hanno trasformato in un film comico. Distruggendo per sempre la sua allure gotica auto celebrativa

Tizianeda ha cucinato più del solito, sempre con la musica in sottofondo, passando con disinvoltura da Bach alla Samba. Entrambi, le hanno regalato, con la loro essenza svolazzante, un divertito piacere leggero. Come tante cose, del resto, che le scivolano tra le mani e lo sguardo, come un regalo.

E ora, che è tardissimo, qui dormono tutti. Lo Sposo Errante in Normandia, a concedersi una piccola pausa sorridente e i due quarti dei 90 mq, nel sud suddissimo.
Tutti a gioire dei propri attimi di felicità e della felicità che plana leggera su chi abita le loro vite.

Un buon inizio settimana a tutti voi e un saluto lieve e allegro.

Tizianeda

2 thoughts on “Come un regalo”

  1. Carola ha detto:

    Il tuo ottenne è un grande davvero :-)).Ciao

    1. Tizianeda ha detto:

      Grazie Carola…un grande molto impegnativo, ma va benissimo così 😉
      …ben venuta 🙂 . Ciao

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *