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E ne avevano proprio bisogno, i quattro della famigliola, di aria, spazi larghi e profumati, orizzonti da scrutare in profondità, sole e colori. Così in questo fine settimana un po’ più lungo degli altri sono stati un giorno in una località marina, una delle tante del loro sud suddissimo dalla bellezza irreale, come i luoghi che non esistono. Sono stati a casa di amici che da lì scendi su una spiaggia che il mare ha smangiucchiato paziente e irremovibile e ci sono rocce piatte inzuppate di alghe e sale che ci cammini sopra e ti bagni i piedi, che il cielo ti cade addosso, il sole fa sbrilluccicare le onde e si ritorna tutti un po’ bambini, forse per la salsedine che ti entra nei polmoni e nei pensieri. E i bambini, quelli veri, Tizianeda li ha visti scorrazzare liberi e felici, compreso il novenne che anarchico e indifferente allo stile come è, è rimasto in maglietta e mutande che tanto al mare di come è vestito non importa nulla.
Poi, visto che il sud suddissimo è multiforme, e oltre al mare tiene dentro il suo cuore montagne dalla bellezza polposa, domenica tutta la famigliola al completo, ha percorso strade tortuose per salire su su, più vicini a quel cielo dall’azzurro invadente, ospite ancora di amici. E percorrere quelle strade circondate di verde e colori, non è un semplice spostarsi per raggiungere una meta, è di più, è un’esperienza gioiosa dei sensi. Perché mentre sali ed entri nel fitto dell’Aspromonte, da un lato vedi il mare che da lì sembra una salitona blu e vedi il Vulcano poggiato sopra, che è gigantesco e bonario. Poi un po’ più in là, se il cielo e l’aria intorno vogliono, vedi le sagome silenziose di tante isole ed è un continuo dire: ooh, aah, che meraviglia, guardate. E poi ora che è primavera, a circondare la strada ondivaga che sale verso il cielo, a puntellare gli alberi e il verde, ci sono fiori di cui non sai il nome, almeno non di tutti, ma che ti assalgono di profumo e colori e giallo e viola e lilla e fucsia e spuntano dalle rocce, dall’erba alta della primavera, dal ciglio della strada, pendono dai rami e pensi davvero che la felicità è tutta lì, è in quegli attimi di bellezza che vorresti fermare.
Oggi invece si ricomincia, ognuno ai propri posti di combattimento. La settimana sarà piena di vite da incastrare, di pezzi da far combaciare e poi Tizianeda dovrà anche concentrarsi su una cosa tutta nuova che ha deciso di fare da un po’. Non da sola che le cose importanti è bello farle coinvolgendo chi ti piace. E’ un progetto intimamente legato a questo blog, alle parole che ci sono dentro e ai sentimenti e alle emozioni. E’ uno spettacolo, una perfomance, un reading, boh, Tizianeda non lo sa definire e un titolo vero, ora che ci pensa, non gliel’ha ancora dato. Sa che sarà sabato e sarà una prova, una specie di puntata zero. Sa che inizia a sentire una certa agitazione.
Buon inizio settimana e riempitevi i polmoni di bellezza ché poi gli incastri riescono meglio.
Tizianeda