La motociclettista imperfetta

Si sono dati appuntamento agli imbarchi delle navi che transitano verso la Sicilia e che poi tornano indietro in un via vai acquoso infinito. Alcuni erano con il passeggero, altri soli. Tutti nei loro perfetti e seri completi tecnici. Tutti tranne una, con un abbigliamento raffazzonato all’ultimo. “Non è colpa mia se le lobby internazionali dell’abbigliamento per motociclettiste non considerano quelle dal metro e settanta in giù … molto in giù vabbe’”.
Perché lo Sposo ormai Presente e Tizianeda, hanno fatto una gita in sella alla loro Enduro vintage, insieme ad altri veri motociclettisti. Erano stati invitati da amici che di moto e motori se ne intendono, per passione e lavoro.
Tizianeda – che non ha avuto il tempo e la concentrazione di sapere quale fosse la destinazione e il tragitto, che ha azionato la sua labile memoria selettiva – ha incamerato solo due dati essenziali: Sicilia e cannoli. Tanto le bastava per partire con entusiasmo e cercare, in pochi minuti, nell’armadio lo scafandro inguardabile per non patire il freddo. Le bastava sapere che era con tanti motociclettisti, che lei, imbranata fruitrice delle due ruote, ama. Per tutto quello che le trasmettono. Perché i motociclettisti incarnano un pensiero e una visione della vita. Almeno a lei sembra così. Le piace il modo in cui si piazzano sulla strada, non proprio comodissimo. Così esposti all’aria e ai suoi mutamenti e al silenzio del viaggio, anche se hai il passeggero logorroico da trasportare. Le piace la prospettiva senza ostacoli da cui guardare il mondo che scorre. Le piace l’entusiasmo sempre giovane, che a ogni gita si associa alla ricerca del paesaggio pieno di incanto e di luoghi dove mangiare bene. Tipo i cannoli della pasticceria San Nicola di Novara di Sicilia, con i pasticceri fratelli “cabarettisti”, con cui Tizianeda si è divertita a scherzare.
Insomma il motociclettista è la metafora di un modo di stare, ed è fuga anche, da una vita infilata dentro gabbie e abitacoli che limitano la prospettiva.
Poi si ritorna un po’ sfatti, perché insomma, non avere vent’anni fa la differenza. Torni e ti addormenti in orari da “Villa arzilla”. Torni che ancora l’andare della moto ti vibra dentro. Torni e ti addormenti con negli occhi e nel palato la visione dei cannoli e poi delle isole Eolie compatte e vicine come un monolite sacro. Le isole di fronte all’isola, messe sul mare, Tizianeda ha pensato, per renderli, proprio quel giorno, tutti felici.

eolie

cannoli

Tizianeda

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