2024 archive

22

Ciao tu che sono 22, ciao Agnese. Hai un contare palindromo addosso, giovane come uno schiocco di dita. Ciao mia tutta bella, costruzione d’acqua e atomi, di materia e malinconia, di costellazioni di numeri, la tua ostinata coraggiosa rotta, con la paura del mai abbastanza. L’abbastanza non esiste, è un’unità di misura ingannevole, innestata chissà quando chissà dove, da spolverare quando si poggia sulla pelle, perché non penetri, perché non deformi il tuo incedere libero. Ciao, girati, girati appena, guarda le antenate di ogni luogo e tempo e il loro lavoro di dita, sono dentro di te dal tuo primo pianto insanguinato, nella rabbia dei polmoni, nel nostro primitivo contatto di occhi, i miei così sperduti, il tuo già di lama. Girati appena, ascoltale chiedere al futuro di essere voce incessante e canto con il desiderio della rotta, ne portiamo il messaggio e il segreto e tu lo sai. Ciao solitaria, ciao silenziosa, ciao bella, ciao groviglio, disordine, labirinto, gatta, coraggio, respiro. Ciao che sai sparire in una stanza, nei tuoi altrove che sfioro, dalla distanza dei cercatori di soglie, in un osare di abbraccio per sentirti a me e a me ancora un attimo e poi lasciarti nel tuo affaccio di sole, nel tuo sfidare le nuvole mentre con le dita tocchi senza sosta i capelli che hai voluto rossi, nuovo battesimo di nome. Continua a esplorati, continua a esplorare, il balzo e il sussulto, i codici che ci portano all’essenza, il movimento tellurico del cuore che ci fa vedere gli altri e proteggere l’innocenza del mondo.
Ciao mio incanto inaspettato di cellule, buon compleanno Agnese, auguri mia tutta bella.

(il compleanno è stato il 21, ma non sono riuscita a pubblicare quel giorno. Mi perdonerai Agnese, se un giorno leggerai, questo ritardato)

Tizianeda