Prendi

Prendi un ruscello di montagna “che dura tanto”, coi massi dentro, quattro minori semi-irrazionali convinti che lì nell’acqua ci siano milioni di girini da catturare.
Prendi un seienne che si crede Super Mario, e saltella sui massi, ma poi i suoi piedi le sue scarpe e le sue calze planano nell’acqua.
Prendi i milioni di girini che non si trovano perché, in preda al panico, sono tutti fuggiti altrove.
Prendi la decenne, il seienne ed i loro amici V. ed E., e dì loro che è inutile, che i bicchieri bianchi che si sono portati per la caccia, rimarranno vuoti.
Prendi un bellissimo sentiero da seguire in mezzo ai boschi.
Prendi la ragazzina, che ha dieci anni ed è in un’età dagli umori altalenanti, e per questo decide che no, la passeggiata non la vuole fare.
Prendi che ignori i suoi sbalzi ormonali e la poni dinanzi alla prospettiva di camminare o di rimanere lì, sola, tra lupi, cinghiali, la strega cattiva di Hansel e Gretel e folletti malefici.
Prendi che lei opta per la prima soluzione, ma che per tutto il tragitto ci segue a distanza, come un segugio famelico, con la bocca serrata e teatrali occhi cupi .
Prendi che la passeggiata tra i boschi è bellissima, a parte lo sguardo torvo della tipa che ci cammina dietro.
Prendi che quando arrivi sulla strada ed esci dal bosco, si prosegue a fila indiana su uno stretto marciapiede.
Prendi che in mezzo alla strada tortuosa, tra gli sguardi attoniti degli automobilisti, deambula zigzagando una signora ultracinquantenne stretta in un vestito fiorato fucsia, come il colore dello smalto sui suoi piedi ed il rossetto.
Prendi che al guinzaglio tiene un barboncino nano bianco accessoriato di codino sulla testa, come il suo.
Prendi che pensi che devi salvare da morte certa la signora ed il cane, e la inviti a salire sul marciapiede.
Prendi che eviti alla donna ed al quadrupede un incidente, ma non la salvi dalla logorrea compulsiva del seienne.
Prendi che la signora manda messaggi subliminari al seienne “il mio cane non ama i bambini”, ma il seienne continua a sorriderle beato.
Prendi che il seienne inonda la poveretta di domande “come si chiama il cane, quanti anni ha perché è così piccolo ma cresce quanto è lungo il guinzaglio lo posso accarezzare lo posso prendere in braccio ma come è carino ma dai lo posso prendere in braccio”
Prendi che la signora con il cane, saluta e senza darci il tempo di risponderle, è di nuovo in mezzo alla strada.
Prendi che si torna nella casetta montanara tutti stanchi, felici e sporchi di terra, come Pig Pen dei Peanuts, senza però le mosche ronzanti sulla testa, almeno credo.
Prendi che alla decenne la tempesta ormonale si dissolve come nebbia e così Voldemort ci restituisce Hermione.
Prendi tutto questo, che è poco, che è tanto, anzi tantissimo, che è uno spazio senza tempo, come quello dell’infanzia, dove tutto è sospeso, la prospettiva è diversa, lo sguardo è pieno di innocenti possibilità. Prendi una giornata così, che ti regala sorrisi ed un bel po’ di nostalgia.

Tizianeda

2 thoughts on “Prendi”

  1. EmmeGiElle ha detto:

    prendi…tizianeda e dalle un caldo abbraccio !!!

  2. Tizianeda ha detto:

    Ma bentornata!!!! 🙂

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