Dic
Dic
“Mamma, posso aprire la mia cartella, chè devo scrivere delle cose e salvarle lì dentro?”
“Ok, ti accendo il computer, però fai attenzione, non ti trascinare i file che sono sul desktop”
“Tranquilla mamma”
“…”
L’ottenne, a scuola, durante la lezione di informatica ha scoperto che con il nome “cartella”, oltre ad indicare il contenitore di libri, quaderni, borsellini e merende, si designa un luogo dove poter stipare, come in un magazzino fantascientifico, il suo mondo incantato e visionario o tutto ciò che i malcapitati genitori hanno fiduciosamente esposto sullo schermo del pc, non prevedendo la possibilità di una loro transumanza verso altri siti.
Così, nel fascicolo virtuale azzurro appositamente creato per lui e che porta il suo nome scritto a caratteri maiuscoli, l’ottenne ha inghiottito come un buco nero la luce: 10 filmati in cui lui è l’inossidabile protagonista, i suoi disegni di bambini volanti tra stelle e pianeti e scannerizzati dallo Sposo Errante, il file in jpg che raffigura Rosalinda, la principessa coraggiosa di un video gioco e che lui, trovandola bellissima, ama contemplare in silenzio. E avrebbe attratto, come in pifferario magico e iperattivo, molto di più, se i suoi zelanti genitori non glielo avessero impedito. E poi dentro la sua scatola incantata e sorprendente come la borsa di Mary Poppins, conserva i suoi scritti che raccontano il suo mondo onomatopeico ed evocativo.
“Guarda mamma, ho scritto un “post”, questo si intitola “Scivoli Swishosi e gare di corsa”, te lo leggo: “ Mi siedo nello scivolo e swish scivolo a tutta velocità swish swish swish e ancora swish.
Tanti minuti dopo, BOOM, ATTERRATO COL BOTTO
Gara di corsa eeeeeeeeeeeee VROOOOOOOOOOOOOOOOOOOM PIÙ VELOCE DEEEEEEEELLLLLLAAAAAA LUCE””
“Amore è decisamente originale...”
“Questo invece l’ho chiamato “Rotolate a non finire” : “Ho rotolato e poi jddufwwishjqhjqwhqhwwhwshwuhshhshsddh e swish e di nuovo hgehegwjwgwjwgwsgwuwfqwwagwcvdbdcfhhdhdxshke qxwdvvdgegegegygdsgddsfgffdgsvdtwyqqfqgqgfsggggggggggggyqgqusqugsy43242424225sdfdffdsfsddsf. Quasi, quasi vomitavo…”.
…
Un saluto swishoso e rotolante a tutti.
Ok, non ho più alcun dubbio. L’ottenne è un genio, oppure è un alieno. Un giorno scriverà un libro di successo.
L’ottenne mi farà esaurire di sicuro. Un bacio!