Dic
Dic
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“Santo cielo, Sposo ormai Presente!”
“Cosa?”
“Ma fra tutte le canzoni che tu e il tuo gruppo potevate scegliere di suonare, proprio questa!”
“Perché non ti piace?”
“Ma hai idea, hai idea quanta tappezzeria io ho fatto con questa canzone alle feste?”
“Ma veramente i tuoi compagni non ti invitavano a ballare i lenti?”
“No, mai!”
“Non capivano niente. Scommetto che eri carina”
“Ma che carina! Ero racchia e antipatica, ho conosciuto più divani io di un tappezziere”
“E che avevi mai?”
“Avevo un pallore mortale, capelli improbabili, i baffi e i maglioni fatti da mia madre … continuerai a suonarla?”
“E come faccio. E’ uno dei pezzi che abbiamo scelto”
“Ma tu lo sai che ogni volta che qualcuno suona questa canzone, da un’altra parte del mondo una ragazzina racchia viene invitata da tutti i ragazzi boni della festa?”
“Ah bene, e poi?”
“Poi si sveglia e si ritrova sul divano della festa”
“…”
Morale: invitate le ex ragazzine-tappezzeria a ballare i lenti. Ma che siano lenti, molto molto lenti…
Tizianeda
Vero, Billy Joel negli ottanta era veramente forte. La mia preferita era “Just the way you are” ma anche “She’s always woman to me” dove la vogliamo mettere? Certo, non a fare tappezzeria.
Bye
Caro Nino, spero che almeno tu invitavi a ballare i lenti… 😀
I lenti nelle feste in casa erano l’unico momento nel quale potevi “abbracciare” una ragazza senza rischiare di essere sfidato a duello da fratelli, cugini, zii, ascendenti o discendenti, etc.
Ti pare che, giovani allupati quali eravamo in quegli anni ruspanti, ci perdevamo l’occasione?
Che nostalgia!
Nino in poche righe hai detto tutto! Si vede che sei scrittore 😉
Nino in poche righe hai detto tutto! Si vede che sei scrittore 😉
Che gentile che sei! Detto da te che scrivi in maniera originale, piacevole e suggestiva (ti leggo da un po’, ho preso anche il libro) è un gradito complimento.
Mi spiace solo essermi perso il passaggio teatrale del testo ma se lo rifarete verrò senz’altro.