Vieni a trovarmi in sogno

E’ iniziata con un temporale. Ma al contrario. Prima il tuono, poi il colpo di fulmine. Avevamo poco più di venti anni, ci incontravamo tra le stanze dello studio legale dove facevamo pratica. Ci sfinivamo a vicenda. E’ iniziata da un vaffanculo gridato tra colleghi attoniti e da porte sbattute in faccia. E’ iniziata da una tempesta. E poi eravamo giovani e potevamo scegliere se ignorarci o diventare amiche. Per fortuna siamo state sufficientemente saggie e folli da scegliere la seconda alternativa. Per fortuna. Eravamo giovani e con molto tempo spensierato da vivere insieme. Per fare, girare, uscire, ballare, organizzare feste, chiacchierare, dire parolacce, ridere, cazziarci e tu lo facevi di più in continuazione. Poi succede che la vita sa essere bestia e indifferente alla bellezza che scorre. Succede la malattia, succede che sono lì presente e la seguo e ti seguo. Succede che guarisci. Succede che vai al nord a lavorare. Succede che mi sposo, che divento mamma. Succede che torni al sud. Succede che ti ammali ancora. Succede che non so starti vicino, non come allora. Succede che ti riprendi. Succede che mi fai il cazziatone dei cazziatoni per questa mia assenza. Il cazziatone perfetto, con amore. Succede che ci vediamo anche se non quanto vorresti e ogni volta sono risate e parolacce ché a noi dirle insieme veniva benissimo. Succede che il giorno dopo il mio compleanno te ne vai mandando tutti noi a ‘fanculo, senza tornare più, Sabinella. Tu che eri folle, bizzarra, sopra le righe, tu che parlavi tantissimo ma dentro avevi silenzi preziosi che non svelavi. Tu che avevi una fede incredibile in quel dio che io ho smesso di cercare da un bel po’ e mi cazziavi anche per questo. Tu che eri l’allegrezza e la forza che finiva tutta in quella voce roca e potente. Tu che amavi la vita e dicevi “grazie” tutti i giorni per ogni ora, per ogni secondo in più, per ogni momento di inaspettata bellezza. Tu che mi hai insegnato tanto con quel tuo modo insolito di attraversare il tempo. Tu che mi hai insegnato il valore vero e semplice dell’amicizia. Tu che non ci sei più e non mi capacito.
Ciao commarella mia bella, ogni tanto vieni a mandarmi a ‘fanculo in sogno.

Tizianeda

One thought on “Vieni a trovarmi in sogno”

  1. zia bianca ha detto:

    Anche io ho lo stesso desiderio!

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