Lug
“Mamma, ma stai guidando in autostrada?”
“Sì novenne e tra poco inizia la nostra superstrada…”
“Figo, tu non ci avevi mai portato in superstrada…”
“No, novenne, ma se vogliamo andare al mare, mamma deve guidare su questa strada qui”
“Ma non avevi detto che è una strada che non ti piace?”
“Sì però mi sono stufata di non guidarci sopra e ho deciso che molte cose che prima non mi piacevano ora mi piacciono…”
“Sì però mamma, vai più veloce…”
“Tredicenne, va bene così…”
“Mamma così ti superano tutti, guarda…siamo gli ultimi”
“Dai mamma, fai un’acceleratona super…”
“Guardate che non stiamo giocando e non distraetemi che mi devo concentrare…”
“Però mamma non stare così rigida sul volante, dai rilassati, guarda come lo stringi, sei tutta in avanti…”
“Tredicenne, mamma guida come un’attenta signora anziana”
“Mamma cos’è questa manopola che muovi ogni tanto…”
“Sono le marce tredicenne, aspetta che dovrei mettere la quinta…aspetta che ho un vuoto di memoria…dov’è la quinta?? Non posso mica guardare ché poi mi distraggo”
“Te lo dico io mamma…allora è avanti avanti sull’estrema destra…”
“Ok messa!! Ho messo la quinta ragazzi!!”
“Brava mamma, bravissima…ma lo stesso ti superano tutti, mamma…accelera”
“Ma perché voi che potete non guardate il paesaggio…”
E così Tizianeda con la tredicenne e il novenne, ha guidato su una strada che come conducente non attraversava da moltissimi anni, perché un giorno aveva deciso che non le piaceva farlo. Ed è stato bellissimo. Non soltanto perché sulla macchina c’erano i due minori che la molestavano, rendendole il breve viaggio lieve e divertente, ma anche perché percorrere strade da prospettive diverse, come quella del guidatore, può essere sorprendente. Così si è fatta inghiottire da rettilinei bombardati da una luce surreale, da un cielo dal caldo visionario e con il mare sempre accanto, come un compagno di viaggio affidabile, che non sempre puoi guardare, ma tanto sai che è lì con te.
“Ok ragazzi, siamo arrivati…ora dobbiamo trovare la casa dei nostri amici…aspettate chiedo a quel signore…”
“Scusi signore, noi dobbiamo trovare una casa sul mare che si trova …”
“Ah, ho capito, prendete questa strada, poi salite verso sopra, poi girate verso destra poi andate giù, non salite su altrimenti tornate indietro, poi girate subito ancora poi alla…prima, seconda, terza…sì terza traversa, scendete verso il mare…sono stato chiaro? Ché mi dicono sempre che confondo le persone…”
“Chiarissimo, signore, la ringrazio e una buona giornata”
“E lo so che io so dare le indicazioni…”
…
“Tredicenne, tu hai capito?”
“No mamma, non ho capito niente”
“Neanche io…vabbè seguo la strada…”
Tizianeda la casa degli amici davanti al mare, poi l’ha trovata, ed è stato più semplice di quanto sembrasse. Proprio come guidare sulla strada che aveva deciso che non le piaceva più. E percorrerla, l’ha fatta sentire più libera, più viva e allegra e le sue paure sono diventate piccole e innocue. Come qualcosa che ti appartiene di cui sorridere.
Un saluto allegro a tutti voi e attraversate ridendo la terra capovolta.
Tizianeda
Non hai detto che sei partita a Natale e arrivata a Pasqua
Ma non ti avevo diffidato dal commentare?!
Io vorrei condividere il post, ma non trovo il tasto.
Comunque è bello: ogni tanto bisogna affrontare le paure e fare cose nuove, che normalmente non si fanno per timore che qualcosa possa andare storto. Con un po’ di prudenza, ovviamente 🙂
Buona giornata
Cara Poiana, grazie! Sì le paure che ci limitano inutilmente vanno superate, magari seguendo un bel percorso interiore 🙂
Purtroppo i tasti delle condivisioni social sono al momento fuori uso … il signor informatico è al lavoro per risolvermi il problema.
Un saluto allegro!
Su fb c’è anche la pagina del blog: “Lamedagliadelrovescio di Tizianeda” 😀
Quei piccoli atti di coraggio che ci liberano da macigni 🙂
Verrei al mare con voi :*
Oh Camilla, mi basta un cenno e mi organizzo…con minori molesti al seguito