Ott
Ott
E’ un periodo che Tizianeda dimentica tutto. Non che sia mai stata particolarmente solida in fatto di memoria. Ma ultimamente è peggiorata.
Dimentica gli appuntamenti e di pagare le bollette. Dimentica di richiamare a chi deve richiamare al telefono, dimentica questo e quello. Dimentica le chiavi di casa nel suo studio di avvocata e le chiavi del suo studio di avvocata che è un piano sotto i 90 mq, a casa. E così va su e giù per recuperare gli oggetti abbandonati. Dimentica dove ha parcheggiato la macchina, sempre. Ormai i negozianti della zona stanno attenti dove lei la lascia e quando la vedono aggirarsi smarrita e trafelata – il più delle volte munita di minore da accompagnare, – capiscono e le danno le coordinate guardandola con rassegnazione. Dimentica di andare dall’estetista e dal parrucchiere, spedire le raccomandata e cosa ha fatto cinque minuti prima. Dimentica il catechismo del mercoledì. Anche se lì c’è la mamma vecchietta che la chiama per assicurarsi che non si sia dimenticata. Dimentica quello che le dice di fare lo Sposo Errante dalla città altra e lui ha paura che si dimentichi. E lei gli dice sì sì tranquillo mi ricordo e invece no si dimentica. Non si dimentica i nomi dei suoi figli. Quelli no. E neanche il loro volti belli. Ha paura di dimenticarli da qualche parte, però. A volte ha un sussulto e si accerta che tutti siano a casa. E quando non li vede si spaventa. Ma poi ricorda che sono da qualche parte e che tutto è più o meno sotto controllo. Prova a non dimenticare mai di dire grazie, prego, per favore e di essere gentile. Non dimentica le persone che ama. Anche se a vote le trascura. Dimentica di struccarsi la sera. Anche se lei si trucca pochissimo. Non dimentica mai che il novenne, il sabato da scuola esce a mezzogiorno. Ma soltanto perché lui prima di andare via glielo ricorda. Almeno tre volte. Perché sa che ha una madre che dimentica. Non dimentica di abbracciare e di baciare. E non dimentica come si fa ad abbracciare e baciare. No questo non se lo dimentica. Dimentica gli ombrelli nei luoghi in cui si ferma. Ci sono decine e decine di ombrelli che Tizianeda ha dimenticato negli anni. Lascia tracce del suo passaggio nei giorni di pioggia. Lascia la certezza che se l’ombrello è stato dimenticato, quel giorno e in quell’attimo preciso, ha smesso di piovere. Non dimentica di scrivere per il blog. Non dimentica di scrivere un po’ ovunque, per fermare i pensieri e non lasciarli andare, farli rapire dalla dimenticanza. Ricorda i gesti protesi, dimentica le offese. Ricorda proprio quell’attimo lì di un giorno qualunque e ne dimentica tanti altri, senza sapere il perché. Non dimentica di stupirsi e ricorda la parola “prodigio” e il suo significato profondo. A volte si dimentica che la vita è fatta di attimi di fugace bellezza, da cogliere senza pensarci troppo. Ma c’è sempre chi glielo ricorda, per fortuna. Lei ricorda e dimentica. La sua memoria è selettiva. Ultimamente di più. Seleziona moltissimo. Starle accanto a volte è faticoso. Ma per fortuna, chi lo fa, sembra dimenticarsene.
Meravigliosa Tizianeda 🙂
Ciao Camilla!! Grazie ❤️