Lug
Lug
Odio guidare la macchina. Mi piace camminare a passo svelto con la musica attaccata alle orecchie. Per questo l’altra mattina, per le strade cittadine vagavo in cerca di un paio di scarpe comode, adatte alla mia quotidiana attività motoria. Dovevano essere con poco tacco e confortevoli, come quelle che indossano le signore anzianotte, con i piedi bitorzoluti e consunti.
Mentre mi dedicavo alla noiosa attività di entrare ed uscire dai negozi, ho incontrato A., la mia amica alta ed entusiasta.
“Mi devo comprare un paio di scarpe”
“Ne ho visto adesso un paio bellissimo..sono perfette per te, seguimi!”.
Fiduciosa le sono andata dietro, perchè si sa le amiche, quelle che ti conoscono, quelle con cui chiacchieri, con cui raggiungi le alte vette dell’armonia e gli abissi del disaccordo, quelle a cui pensi se hai bisogno di un consiglio o per trovare consolazione, quando mostrano tanto travolgente entusiasmo , le segui senza discutere.
“Ti ho detto che voglio scarpe comode da passeggio?…però non correre che un passo tuo sono almeno tre dei miei!!”
“Guarda … non sono bellissime!”.
Dovevo immaginare che tanta eccitazione, non poteva essere stata generata da anonime e rassicuranti scarpe adatte a stabili deambulazioni.
“Sono da Drag Queen!”
“Misuratele, se potessi le comprerei per me…ma con questo tacco!”.
Così le ho misurate e le ho comprate, dimenticando dentro gli oscuri meandri della mente, il motivo del mio originario vagare annoiato per i negozi, travolto dall’idea che la mia amica A. mi veda come non sono: una gran figa sopra dei trampoli assurdi!
Poi ho portato i femminili oggetti contundenti a casa, che sono stati scoperti dalla ragazzina decenne.
“Mamma cosa è questa meraviglia!!!”
La mia non più bimba, in preda ad un’ eccitazione irrefrenabile ha indossato le scarpe da Drag Queen, e non le ha più tolte. Sono due giorni che passeggia per casa con loro ai piedi, come fossero confortevoli pantofoline.
Io la guardo, come si vede la bellezza che improvvisa ti si piazza davanti, come si guarda qualcosa in divenire, un cambiamento epocale, guardo la donna ancora nascosta dentro di lei che allontana un millimetro alla volta la bambina, in una lenta ed impercettibile evoluzione, come quella della terra.
A dire il vero, guardo anche le mie scarpe e mi convinco che ho fatto proprio bene a seguire la mia amica A., alta ed entusiasta.
M’era sembrato strano che avessi comprato un paio di scarpe due numeri più grandi…!
È bello osservare come crescono i nostri figli e fa anche un po’ strano vedere quanto ci somigliano o, ancora di più, quanto li abbiamo lasciati liberi di essere diversi da noi.
Questa mattina su fb ho un po’ giocato, lo so :-).
Quanto al resto, hai proprio ragione, vedere crescere i nostri figli che cercano e tirano fuori la loro naturale identità è proprio bello e “strano”.
…scarpe…elemento identificativo…ieri ho rivisto una simpatica bimba di 5 anni, mooooooolto spigliata e chiacchierona, l’ avevo incontrata solo una volta circa una settimana fa…le ho chiesto : “ti ricordi di me ?” e lei prontamente : “SI ! tu sei la signora con le scarpe altissime !!! ” 🙂
E’ vero, tu sei la fighissima signora con le scarpe altissime 🙂
Devo dire che le tue belle scarpe non si notano giusto sotto un tavolo.
Certi acquisti fanno male ai piedi ma .. bene al cuore. Goditele!! 😉
Cra Cri..benvenuta!!!!! E’ vero le scarpe fanno bene al cuore delle ragazze! 🙂