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La pancia di lei era grandissima come una mongolfiera. Tutta bianca e senza ombelico tanto era tirata la pelle. Così, su questo mappamondo senza terre e mare, senza direzioni e punti cardinali, senza tropici e poli, latitudini e longitudini, all’improvviso come una magia dispettosa o un incantesimo di una strega, è apparso un disegno. Una mappa per potersi orientare. Uno, cinque, dieci, millemila raggi ondivaghi che illuminano il buio. Una lettera con parole segretissime da decifrare. Come un terremoto che allarga le maglie della terra. Come una targa che dice: “in questo corpo molto piccolo di donna, nove anni e nove mesi fa ha soggiornato un bambino. A imperitura testimonianza dei suoi momenti felici”. Come un murales sulla parete di un palazzo che rivoluziona gli assetti estetici di un quartiere. Come le scritte nell’alfabeto dei ciechi che ci passi il dito sopra e senti le parole sulla pelle.
Come smagliature indelebili.
La pancia era grandissima come una mongolfiera, mica per caso o per capriccio di chissà chi. La pancia era tonda in quel modo buffo con i segni sopra, perché era abitata. Si era piazzato un bambino, proprio dentro, tra il battito e il respiro di quella donna piccola piccola. Un bambino davvero matto e visionario per credere in quel corpo per nove mesi . Il bambino, però, non ha avuto titubanze su quel mondo pieno di suoni dentro che aveva scelto. Così quando è stato il momento di incontrarsi con la donna piccola piccola, lui le ha regalato il suo sguardo denso e si è affidato alle sue braccia.
E da quel giorno, da quel loro primo incontro, lei, quel bambino – che l’ha scelta tra milioni di mamme, quel bambino che è sorprendente, folle, visionario, dolce, ostinato fino all’ossessione, fantasioso, onesto, sorridente, affettivo, entusiasta, libero e bello – ha continuato a sentirlo muovere tra il battito e il respiro.
Ora, la donna piccola piccola, quando guarda sulla pancia i segni del suo corpo un tempo abitato, evocativi e potenti come una vecchia lettera tra innamorati, sorride quieta. E sa e sente che da quel giorno lì, da quando i loro occhi identici si sono riconosciuti, anche lei ha scelto lui, tra milioni di bambini.
Buon compleanno amore mio, buon compleanno mio colorato e musicale D.
: )
ciao…