Ago
Ago
Prima di andare l’ha salutato. Come si deve. In quel modo romantico e malinconico che solo certi arrivederci hanno. E’ arrivata in un punto alto da dove si vede la vallata, giù giù fino al mare per poi risalire al cielo che sovrasta ogni cosa. Si è seduta sull’erba, ha ascoltato le voci che da quel luogo aperto e solitario arrivavano dalla piazza, sconnesse e metalliche, restituendole la percezione rilassante della lontananza. Ha assorbito tutto l’umido del tramonto che le sue tonsille hanno accolto avide. E ha detto “ciao”, non a voce alta, ma dentro i suoi pensieri. Poi è ritornata nella casetta montanara ripercorrendo a ritroso lo stesso sentiero.
“Tizianeda dove eri?”
“Sposo Errante, sono andata a salutare questo bel posto montanaro. Ho visto il tramonto e ho assorbito una quantità esagerata di umidità…speriamo bene per la mia gola”.
Oggi la famigliola è nuovamente in città, domani si riprende a lavorare. Lo Sposo Errante a viaggiare sui treni sbrindellati e le strade malferme, Tizianeda a scendere un piano più giù rispetto ai 90 mq, nel suo studio di avvocata e a cercare di mantenere compatte le vite che le ruotano attorno, compresa la sua.
Quest’anno nessun buon proposito, ché tanto lei li disattende tutti e la vita la supera con il suo fare originale. Ora può solo voltarsi indietro a riguardare i giorni, le settimane i mesi trascorsi. Li guarda e si sorprende. E nel guardare i visi, gli incontri, le voci, quello che di nuovo le è planato tra le braccia, nel guardare le parole dette, quelle scritte, quelle non dette, nel guardare i luoghi e le scelte fatte ma anche quelle lasciate lì a decantare, osserva se stessa come dentro uno specchio che mostra i cambiamenti del volto.
Ma ora, sì ora è proprio arrivato il momento di ricominciare a camminare.
Buon inizio a tutti voi!
Tizianeda
Buon inizio 🙂
Grazie