Mag
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La famigliola è andata in un posto bello bellissimo, vicino alla città sbilenca. Ad accoglierli il viola fitto e arruffato dei fiori di cardo, rivolti, come occhi stupiti e increduli, verso il mare che è lontano e giù giù, anche se sembra caderti addosso. Ma non lo fa. E finisce che osservi la bellezza polposa del tuo sud suddissimo dentro un pomeriggio ventoso e assolato. La osservi silenzioso e sorridente, chè la bellezza fa questo effetto, ti rende muto e felice.
Poi la famigliola è entrata dentro una struttura poggiata su questa collina colorata che sembra una fortezza, ma più aperta e accogliente o sembra un castello ma più morbido e meno austero. E tra mura e acqua e cielo e sentieri e distese d’erba e papaveri e cardi e mare, in quest’isola sospesa tra le nuvole e il vento, la famigliola ha camminato.
Così è entrata dentro una stanza, che c’erano fiori, piante, suono di acqua che scorre e di foresta. E dentro la stanza c’era la poesia che volteggiava sulle teste, colorata e lieve, ignara dello stupore gioioso che la osservava dal pavimento. Decine di farfalle tropicali che si appoggiavano fiduciose sui vestiti e le dita delle mani, chè l’ottenne non voleva più andare via rapito da tanta grazia delicata e che ha preferito alla successiva visione di insetti dalle forme incredibili a dai poteri mimetici fantascientifici. E agli scarafaggi puzzolenti del Madacascar che se si arrabbiano fanno “pfu pfu”, suscitando l’entusiasmo ilare della dodicenne. Tutti insetti curati e amati dai due appassionati entomologi che ci hanno spiegato un po’, questo mondo misterioso.
Nell’isola sospesa tra cielo e vento, che si chiama Ecolandia, dentro le mura, c’è anche una mostra fotografica, che Tizianeda era già andata a vedere qualche giorno prima, ma voleva tornarci. Raffigurati bambini con gli occhi a mandorla, dai sorrisi innocenti e la bellezza disarmante, catturati dallo sguardo di fotografi sensibili, che hanno saputo vedere con gli occhi innamorati dei genitori di questi bambini. Delle loro mamme e dei loro papà, che questo amore profondo e coraggioso ce lo hanno restituito con la generosità e la delicatezza che solo chi ama, sa e può. E anche in quel corridoio dove erano esposte le fotografie, Tizianeda ha sentito volteggiare le farfalle, sulla sua testa e nel suo stomaco e nel respiro.
P.s.: Molte fotografie erano accompagnate da frasi significative una di queste è di Charlie Chaplin, la condivido con voi e la leggo pensando a Damiana e Fabio : “E’ buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vivere osando, perché il mondo appartiene a chi osa. La vita è troppo bella per essere insignificante!”.
Un saluto allegro e volteggiante a tutti voi!
Tizianeda
Inseguo le farfalle da sempre, ma sono loro che a volte trovano me, posandosi inaspettatamente sopra la mia spalla mi regalano momenti di stupore e poesia.