Gracias a la vida

Domenico ha tredici anni, quasi. I ciuffi neri disordinati in testa, come quando era bambino, il corpo ossuto, disinteresse estremo per gli accostamenti cromatici dei vestiti che indossa. Parla solo se necessario, ha la compostezza di un nobile dell’era vittoriana, non dice parolacce, e per smuoverlo dai suoi convincimenti bisogna faticare, non sempre con risultati positivi. E’ riservato, distratto, disordinato, sa custodire le confidenze degli amici, non ha malizia e ha una passione smodata per i video giochi, da contenere quotidianamente. Domenico sorride. E lo fa spesso.
Giorni fa sono stata invitata dalla scuola che frequenta, per parlare di libri, scrittura e libertà. Che prima sono entrata in una classe e i ragazzini si sono alzati ed è stato bello sentire tutto quello strusciare di banchi e sedie. E avevano gli occhi curiosi e il taccuino in mano che gli aveva regalato Manuela, la prof di lettere appassionata, che sa parlare con loro e ha creato un laboratorio di scrittura. E c’era la cugina gemella di Domenico con i capelli a molla che era contenta. E dopo un’ora di chiacchiere lì, sono entrata in aula magna con altri tredicenni e altri occhi e domande che neanche un adulto avrebbe avuto tanta sagacia. E c’era Domenico, che si vedeva che era felice assai. E non potevo stare a guardarlo a lungo, che mi si rivoltavano le viscere e sentivo tutto un rimestio di cuore. E poi è arrivata la mamma vecchietta, che in quella scuola, molti anni prima, era stata insegnante di Italiano. E i ragazzini la guardavano con incanto, come quei personaggi strani che per magia escono dalle pagine di un libro, o di un blog. E anche se le sue orecchie catturano suoni confusi, sembrava anche lei molto contenta. Come i suoi nipoti. Come lo ero io. Perché quando arrivano mattini o giorni o ore così, è un bel vivere, è un bel sorridere a questa esistenza che certo a volte è proprio torva e faticosa e non sai dove poggiarci i piedi, ma poi all’improvviso, succede che arrivano regali inaspettati e per fortuna sorridi e le viscere si rivoltano ed è tutto un rimestio di cuore.

Tizianeda

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *